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Insieme Noci: Aumenti per IRPEF e TARI

Durante il Consiglio comunale andato in scena venerdì 29 marzo, Stanislao Morea e Piero Liuzzi, con il gruppo Insieme Noci, hanno tuonato contro la manovra di Bilancio votata ed approvata.

A seguire, lo stesso gruppo politico ha diramanto un comunicato stampa che riportiamo.

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Le nostre aspettative e quelle della città sono state disattese

Dal Consiglio comunale del 29 marzo ci aspettavamo ne uscisse un forte cambio di marcia per il nostro Comune e per la nostra comunità - dichiara Stanislao Morea - e invece abbiamo dovuto fare i conti con una manovra che può essere tranquillamente catalogata come ordinaria amministrazione. Dup e Bilancio di previsione per il triennio 2019-2021 sono anche stati approvati, ma è mancato quello scatto di orgoglio che avrebbe favorito una scossa, a nostro avviso indispensabile. Ci saremmo aspettati uno slancio e un’accelerazione importante, in cui venisse dato un indirizzo chiaro al lavoro da compiere, indicando le risorse e gli strumenti da utilizzare o gli obiettivi da raggiungere”.

Più volte nel corso dei Consigli Comunali - prosegue Morea - abbiamo fatto notare il problema alla maggioranza, che puntualmente ci ha risposto rimandandoci agli atti definitivi. Bene, oggi analizzati gli atti definitivi ed incrociando i dati con il DUP dell’ottobre scorso, è emerso un perfetto copia-incolla. È evidente che la coperta sia corta, ma è anche ovvio che una maggioranza non possa restare immobile. Ci aspettavamo una politica coraggiosa che mettesse in atto linee coraggiose, ma purtroppo i nostri suggerimenti sono stati disattesi; in genere si dice la montagna ha partorito il topolino”.

Serve aumentare il tasso di speranza, anche attraverso una maggiore partecipazione dei cittadini - ribatte Piero Liuzzi - affinché l’esiguità e la rigidità delle cifre con cui un’Amministrazione deve avere a che fare, si scontrino con la voglia di sognare. C’è un chiaro deficit di partecipazione che si registra tra i banchi della maggioranza verso la minoranza e verso i cittadini, forse perché l’esiguità delle cifre li porta a considerare la partecipazione e il confronto come superficiale e quasi ininfluente? Non basta riportare numeri su dei documenti, serve comprendere le motivazioni che producono quei numeri, e questo è possibile solo se un Sindaco convoca tavoli con la comunità e ragiona con essa. A noi sembra che questa volta si sia preferito soffermarsi sugli stereotipi, tralasciando lo studio della comunità e la comprensione di quello che sta succedendo" - conclude Liuzzi.

Se non si comprendono i cambiamenti a cui una comunità è soggetta - ribadisce Morea  - può accadere che si incappi in errori come quello della Tasi, dove non comprendiamo il motivo per cui, in un periodo di crisi per l’agricoltura non si sia adottata una riduzione della tariffa per i fabbricati rurali, anche in considerazione degli interventi che quei fabbricati necessitano e delle spese a carico dei nostri agricoltori. Come se ciò non bastasse la maggioranza ha anche pensato di aumentare del 60% l’aliquota Irpef portandola dallo 0,5% allo 0,8% (aliquota massima) colpendo soprattutto pensionati e lavoratori dipendentiA tale addizionale comunale - ricorda Morea - va aggiunto anche quello regionale, anch’esso con aliquota massima. Appena il Governo, con apposito Decreto nella manovra finanziaria, ha dato il via libera ai Comuni per l’autonomia impositiva, pronti-via il Comune di Noci ha provveduto ad elevare le aliquote. Noci ha da sempre goduto dell’aliquota più bassa fra i comuni del territorio insieme a Castellana Grotte, primato ormai perso”.

C’è poi la questione differenziata. Un impegno che ha coinvolto gran parte delle famiglie nocesi anche con sacrifici considerevoli, ma a fronte del sacrificio fatto e dei numeri raggiunti, oggi assistiamo all’incremento della tassa sui rifiuti. Certo, ci è stato detto che l’aumento sia dovuto a ragioni extra-comunali, nello specifico all’aumento dei costi di conferimento rifiuti in discarica deciso dalla Regione Puglia, ma a fronte dell’impegno della città per conseguire percentuali di differenziata molto alte, le famiglie si aspettavano nel breve-medio termine una riduzione delle tariffe. L’auspicio è che almeno migliori un servizio, oggi ancora non impeccabile. Insomma, c’è tanto da fare e da migliorare. Noi in quanto minoranza siamo pronti a dare il nostro contributo attivo, ma è necessario che chi governa il nostro paese si decida ad ascoltarci.

Se procedono invece, su queste impostazioni, avranno un atteggiamento duro e senza sconti.

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